Come ogni settimana diamo spazio alle domande dei nostri Associati ANAPI e questa settimana il quesito riguarda l’installazione di un cancello automatico all’interno di un condominio.

“Gentile Associazione,

vorrei porre un quesito. Il condominio di cui sono amministratore ha intenzione di deliberare l’installazione di un cancello automatico.

La spesa in questione può essere considerata un’innovazione voluttuaria o gravosa o come un maggiore utilizzo delle parti comuni, ex. art. 1117 c.c.?”

Preg.mo Associato,

Con riferimento al caso di specie, si deve ricordare che, la giurisprudenza di legittimità ha confermato che, in tema di condominio, negli edifici la distinzione tra modifica ed innovazione si ricollega all’entità e qualità dell’incidenza della nuova opera sulla consistenza e sulla destinazione della cosa comune.

Per innovazione, in senso tecnico – giuridico, deve intendersi non qualsiasi mutamento o modificazione della cosa comune, ma solamente quella modificazione materiale che ne alteri l’entità sostanziale o ne muti la destinazione originaria. Mentre, le modificazioni che mirano a potenziare o a rendere più comodo il godimento della cosa comune e ne lasciano immutate la consistenza e la destinazione, in modo da non turbare i concorrenti interessi dei condomini, non possono definirsi innovazioni nel senso suddetto. (Cass. Sez. II N° 21256/2009)

Orbene, la modifica e l’automatizzazione dei cancelli di accesso dei box non possono essere qualificate come innovazioni in senso tecnico, bensì vanno qualificate come modificazioni finalizzate a potenziarne o a renderne più agevole l’utilizzazione, non comportando la lesione dei diritti altrui sulla comproprietà ed utilizzo delle parti comuni ex. art. 1117 del codice civile.

Centro Studi ANAPI
Dott. Roberto Bonasia