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Isolamento delle parti comuni: discipline applicabili, requisiti tecnici e tutela dei diritti individuali

Come ogni settimana diamo spazio alle domande dei nostri Associati ANAPI e questa settimana il quesito riguarda la normativa applicabile in caso di isolamento delle parti comuni e la relativa tutela dei diritti individuali.

L’ASSOCIATO CHIEDE

“Gentile Associazione,

gestisco un condominio su 4 piani fuori terra con autorimessa interrata. Utilizzando le detrazioni, i condòmini vogliono eseguire lavori di riqualificazione energetica, quali la predisposizione del cappotto termico sulle murature perimetrali verticali, sul tetto, ma anche coibentare il solaio che divide gli appartamenti al piano terra dall’autorimessa. Specifico che l’autorimessa è formata da una corsia di manovra e tutti i box di proprietà esclusiva.

Ebbene, uno dei condòmini ha manifestato il suo diniego a far eseguire l’isolamento del soffitto del proprio box, perché questo gli farebbe perdere volume in altezza. Naturalmente ha scatenato la reazione dell’inquilino al piano terra che ha l’appartamento in corrispondenza del box. Può il proprietario del box mettere un veto di questo tipo?”

L’ESPERTO RISPONDE

Preg.mo associato,

tutti gli interventi relativamente alle parti comuni, finalizzati all’utilizzo delle detrazioni in materia di riqualificazione degli edifici, sono ammissibili nel caso di interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali (pareti generalmente esterne), orizzontali (coperture, pavimenti) ed inclinate delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati, che rispettano i requisiti di trasmittanza “U” (dispersione di calore), espressa in W/m2K, definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, che riguardano l’involucro esterno dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo.

Definiti i criteri termici e le parti comuni interessate (ex. art.1117 c.c..) a parere dello scrivente, è opportuno attenzionare l’isolamento del solaio che divide gli appartamenti dai box e dalla corsia di manovra, che comporta dei lavori che sono stati oggetto, nel corso del tempo, di una lucida disamina, se pur nell’ambito di una controversia da parte della giurisprudenza di legittimità.

In argomento, se pur con riferimento ad immobili di tipo residenziale, la Cassazione, conferma che, qualora il solaio fra due appartamenti venga abbassato, provocando una riduzione della consistenza materiale dell’appartamento sottostante, deve riconoscersi al proprietario degli appartamenti sottostanti la possibilità di ottenere la riduzione in pristino, mediante abbattimento della nuova opera, riguardante il tema del fatto lesivo del diritto dominicale non ascrivibile alla fattispecie richiamata dall’art. 884 c.c. in materia di “Appoggio e immissioni di travi e catene nel muro comune.” (Cass. Civ. N° 36/1985).

Centro Studi ANAPI
Dott. Roberto Bonasia

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L’articolo Isolamento delle parti comuni: discipline applicabili, requisiti tecnici e tutela dei diritti individuali proviene da ANAPI – Associazione Nazionale Amministratori Professionisti di Immobili.

Pubblicato il
20 Marzo 2023

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