Come ogni settimana diamo spazio alle domande dei nostri Associati ANAPI e questa settimana il quesito riguarda le normative che regolano l’installazione degli apparati per la connessione su fibra in condominio.

“Gentile Associazione,

vorrei porre un quesito. Ho ricevuto una richiesta di accesso ad un condominio dove l’azienda competente dovrebbe installare gli apparati per la connessione su fibra. Da quel che mi è stato riferito la ditta ha già effettuato i sopralluoghi e determinato gli interventi da effettuare.

A tal proposito, il condominio ha facoltà di rifiutare i lavori oppure la ditta può entrare nella proprietà privata e fare le installazioni senza autorizzazione?”

Preg.mo associato,

il decreto Legislativo n. 33 del 15 febbraio 2016,  in attuazione della direttiva 2014/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014, recante misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, ha disposto che:

I proprietari di unità immobiliari, ovvero il condominio, hanno il diritto, ed ove richiesto, l’obbligo di soddisfare tutte le richieste ragionevoli di accesso presentate da operatori di rete, secondo termini e condizioni eque e non discriminatorie, anche con riguardo al prezzo. Pertanto, gli operatori di rete hanno il diritto di installare la loro rete a proprie spese, fino al punto di accesso. In assenza di un’infrastruttura interna all’edificio predisposta per l’alta velocità, gli operatori di rete hanno il diritto di far terminare la propria rete nella sede dell’abbonato, a condizione di aver ottenuto l’accordo dell’abbonato, purché provvedano a ridurre al minimo l’impatto sulla proprietà privata di terzi.

Se non viene raggiunto un accordo sull’accesso, entro due mesi dalla data di ricevimento della richiesta formale di accesso, ciascuna delle parti ha il diritto di rivolgersi all’organismo di risoluzione delle controversie rappresentato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Centro Studi ANAPI
Dott. Roberto Bonasia