Retiambiente e AAMPS annunciano significativi investimenti per innovativi progetti industriali. Nessuna ricaduta negativa per i lavoratori in termini occupazionali.
Venerdì, 08 novembre 2024 – Retiambiente e AAMPS informano di avere completato il complesso iter di verifica tecnico-finanziaria sull’impianto di incenerimento situato in area Picchianti a Livorno a seguito della precedente conclusione del processo autorizzativo a cura della Regione Toscana che nel giugno di quest’anno ne aveva sancito la potenziale prosecuzione del funzionamento indicando una stringente serie di prescrizioni.
Più nello specifico la Regione Toscana aveva avallato il riavvio dell’impianto (l’interruzione era avvenuta in data 20 dicembre 2023 per un guasto alle tubazioni del generatore di vapore) e la prosecuzione dell’attività di incenerimento dei rifiuti con l’inderogabile introduzione di nuovi apparati strutturali in grado di rispondere agli obblighi imposti dalle BAT, le migliori garanzie tecniche disponibili a tutela dell’ambiente.
Ne è conseguito che AAMPS ha attivato una serie di scrupolose verifiche per quantificare in termini di costi-benefici e di tempistiche la possibile riapertura dell’impianto. Su richiesta del Comune di Livorno e l’indirizzo della capo-gruppo ha anche incaricato un esperto professionista di redigere una perizia asseverata che indicasse in un dettaglio aggiornato dati tecnico-contabili utili ad esprimere una valutazione che tenesse conto del periodo di chiusura definitiva ipotizzato entro il 2027 legato sia alla imminente introduzione della carbon tax sia alla realizzazione della nuova impiantistica per la chiusura del ciclo dei rifiuti.
Tale perizia, anche in considerazione dell’avvenuto assestamento sul mercato delle tariffe medie relative alla vendita dell’energia elettrica, tornate ai valori precedenti la guerra in Ucraina, ha indicato la necessità di realizzare investimenti sull’impianto per oltre 20 milioni di euro con tempi di realizzazione delle gare dedicate non inferiori ai 14 mesi e con un’ipotesi di un funzionamento finalizzata al recupero dell’investimento proiettata oltre il 2040.
Ne consegue che Retiambiente e AAMPS ritengono inopportuno procedere ad un investimento di tale portata per un impianto con le caratteristiche tecniche e tecnologiche del termovalorizzatore di Livorno.
Durante l’Assemblea dei Soci di questo pomeriggio Retiambiente ha quindi deliberato di prendere atto della due diligence acquisita e di riconsiderare la definitiva dismissione del termovalorizzatore di Livorno puntando per AAMPS su:
1) sviluppo della raccolta differenziata finalizzata al riciclo di materia;
2) realizzazione a Livorno dell’impianto fanghi-forsu con avvio nel 2025 (trattamento combinato mediante digestione anaerobica dei fanghi provenienti da impianti di depurazione e della frazione organica proveniente dalla raccolta dei rifiuti urbani prodotti a Livorno con recupero del biogas e successiva estrazione del bio-metano);
3) interventi industriali a Vallin dell’Aquila per realizzare un impianto di trattamento di rifiuti verdi (sfalci e potature).
Retiambiente e AAMPS, nelle persone del Presidente Daniele Fortini e dell’Amministratore Unico Raphael Rossi, hanno rimarcato la totale assenza di un rischio occupazionale ribadendo, anzi, che le professionalità dei lavoratori finora impegnati nel termovalorizzatore costituiscono un patrimonio di competenze che sarà valorizzato nel contesto di AAMPS e della capo-gruppo Retiambiente.
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