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Lavori edili in condominio: quali sono gli orari e le regole da rispettare?
Lavori edili in condominio: quali sono gli orari e le regole da rispettare?
Lavori edili in condominio

Eseguire dei lavori di ristrutturazione all’interno del proprio appartamento sito in condominio può causare disagi agli altri condòmini, proprio per questo è necessario rispettare le fasce orarie di silenzio ed effettuare i lavori nei giorni e negli orari stabiliti.

Tra le cause più frequenti di discussioni in condominio rientrano i lavori edili rumorosi che vengono effettuati negli appartamenti condominiali e che, soprattutto se eseguiti in orari non consoni possono arrecare disturbo agli altri condòmini.

Per regolare tali situazioni ed evitare liti tra i vari condòmini, prima di iniziare i lavori nel proprio appartamento è bene tenere in considerazione alcuni aspetti, evitando così che si creino situazioni spiacevoli.

Innanzitutto è bene chiarire che non esiste una normativa nazionale che stabilisce delle fasce orarie per svolgere i lavori di ristrutturazione in condominio, pertanto occorre fare riferimento al regolamento dei singoli Comuni che disciplina le attività rumorose di natura edilizia o di altro genere.

Le regole variano, quindi, da città a città e a volte anche da quartiere a quartiere, perciò è necessario consultare i siti istituzionali dei Comuni per capire come procedere. Per quanto concerne i regolamenti condominiali, questi non possono imporre orari o limitazioni diverse da quanto stabilito dai Comuni, poiché le delibere del Comune hanno la priorità e i regolamenti condominiali generalmente devono adattarsi. Fanno eccezione solo i regolamenti condominiali contrattuali stabiliti dal costruttore e che vengono sottoscritti da tutti gli acquirenti al momento della compravendita e approvati all’unanimità, i quali possono stabilire fasce orarie anche più restrittive di quelle stabilite dai Comuni.

In linea generale i lavori rumorosi sono vietati nelle prime ore del mattino, nelle prime ore del pomeriggio e la sera, ovvero nelle cosiddette “fasce orarie di silenzio”, in cui la maggior parte dei condòmini riposa o si gode il proprio tempo libero.

Pertanto, generalmente, i lavori edili in condominio possono essere effettuati dalle 8.00 del mattino fino alle 12.30/13.00 e dalle 15.00 alle 18.30/19.00 ad esclusione dei giorni festivi e delle domeniche. Nei giorni prefestivi, invece, possono vigere orari diversi da rispettare.

Tali regole e fasce orarie sono state istituite in modo da garantire un equilibrio tra la necessità di effettuare dei lavori di manutenzione e ristrutturazione degli appartamenti e il diritto dei condòmini a godere della giusta quiete nelle proprie abitazioni.

Alcuni Comuni suddividono i lavori edili in base al loro livello di rumorosità distinguendo le opere edili rumorose e quelle non rumorose. In base a tale distinzione nei regolamenti stabiliscono, quindi, le fasce orarie in cui è consentito o vietato svolgere lavori particolarmente rumorosi negli appartamenti in condominio o in appartamenti adiacenti ad uffici o attività commerciali in uso.

Ad ogni modo prima di effettuare lavori in appartamenti condominiali è bene controllare il regolamento comunale e interfacciarsi con l’impresa edile incaricata che molto probabilmente, se ha già effettuato lavori in quella zona, conosce le regole.

Inoltre, prima di iniziare i lavori è necessario avvisare l’amministratore di condominio ed è buona norma esporre un cartello nella bacheca condominiale sul quale indicare la data di inizio lavori e la data (o il periodo) di fine lavori, l’appartamento interessato, gli orari dei lavori stabiliti dal Comune, il nome dell’impresa edile incaricata e i recapiti telefonici utili per eventuali comunicazioni. Sarebbe anche consigliabile inserire una frase di scuse per gli eventuali disagi causati dai lavori. Tale cartello va esposto circa una settimana prima dall’inizio dei lavori, così da poter avvisare tutti i condòmini per tempo.

Nel caso in cui l’impresa edile non dovesse rispettare le fasce orarie stabilite, è necessario fare una segnalazione all’amministratore di condominio il quale è tenuto a mettersi in contatto con il committente dei lavori per risolvere tempestivamente il disguido.

Qualora il committente non dovesse adoperarsi per risolvere la situazione, causando ulteriori disagi ai condòmini, possono essere valutate modalità più incisive ad esempio quella di chiamare il comando di Polizia Municipale che provvederà ad effettuare un sopralluogo per valutare la situazione ed eventualmente prendere i necessari provvedimenti.

Nel caso in cui ci si trovasse di fronte ad una situazione ancora più grave, l’alternativa è quella di intraprendere azioni legali, ma è sempre bene prima provare a mediare per risolvere la problematica in modo bonario.

Deborah Maria Foti
Ufficio Stampa ANAPI

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Pubblicato il
11 Luglio 2025

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